OMEOPATIA E DISTURBI DELLA DENTIZIONE

La dentizione è un fenomeno fisiologico che entro certi limiti non dovrebbe provocare disturbi rilevanti; ma è pur vero che molti bambini ne soffrono manifestando diversi sintomi. Un dente che attraversa la gengiva causa una irritazione che può essere molto fastidiosa o dolorosa e provoca alcuni sintomi riflessi. Spesso influenza il comportamento del bambino che diventa molto irritabile, si arrabbia per un nonnulla e piange molto più facilmente. Le mucose vicine si irritano manifestando una leggera rinofaringite; le funzioni digestive vengono alterate con fenomeni riflessi che si esprimono con la cosiddetta “diarrea da dentizione”.

Di solito non c’è febbre ; se c’è febbre importante bisogna cercare, o escludere, altre patologie o concomitanze. A tal proposito, è importante verificare la realtà oggettiva osservando le gengive che devono essere rosse e gonfie più del solito, a volte gonfie con una specie di bolla liquida o violacea; al tatto si deve sentire la mucosa gengivale sollevata dal dente sottostante. Il bisogno di mordere del lattante per essere valido come sintomo deve essere violento o compulsivo: non si accontenta di succhiare il dito o l’oggetto che ha afferrato, ma vuole schiacciarli violentemente tra le gengive fino al punto di sentir male.

E’ bene ricordare che il periodo di vita entro cui si possono presentare i disturbi della dentizione è compreso tra i sei e i venti mesi, molto raramente prima o dopo.

I DISTURBI DELLA DENTIZIONE NELLA MATERIA MEDICA OMEOPATICA

Come abbiamo visto, nel lattante e nel bambino l’eruzione dentaria può indurre spesso la comparsa di manifestazioni locali e generali, tra cui in particolare si evidenziano: irritabilità, irrequietezza, insonnia, ipersecrezione salivare, “mucositi” con irritazione e flogosi delle alte vie respiratorie, diarrea, eritema intergluteo, più raramente febbre.

Una regola generale:  Per prescrivere un rimedio omeopatico non è sufficiente fare la diagnosi di una malattia, anche se ciò è ovviamente importante; ma occorre individualizzare il malato attraverso la modalizzazione e contestualizzazione dei sintomi. Quindi bisogna saper osservare bene i sintomi e modalizzarli per poterli utilizzare omeopaticamente (individualizzazione della terapia).

Per scegliere un rimedio omeopatico adeguato, che possa dare sollievo ad una dentizione problematica e dolorosa, dobbiamo prestare particolare attenzione agli aspetti del problema più significativi dal punto di vista omeopatico:

– tutto ciò che è diventato insolito o anormale sia prima che con l’inizio dei disturbi;

– il comportamento del bambino: l’umore durante il giorno; il sonno; modifiche comportamentali notturne; cosa è necessario fare per calmarlo;

– l’insieme dei sintomi presentati dal bambino: sintomi rinofaringei e della bocca (stato del naso, tipo di mucosità, tipo di tosse, stato del cavo orale e delle gengive, salivazione); sintomi digestivi (frequenza ed abbondanza delle defecazioni; aspetto ed odore delle feci); sintomi cutanei (la cute delle zone interglutee e perineali può essere arrossata, desquamante, o pustolosa); sintomi urinari (soprattutto al primo cambio del mattino, le urine possono essere più cariche, di odore ammoniacale).

 

PRINCIPALI RIMEDI OMEOPATICI NEI DISTURBI DELLA DENTIZIONE

Tra i rimedi omeopatici che possono corrispondere meglio ai  disturbi della dentizione si evidenziano: Chamomilla, Rheum, Borax, Kreosotum, Phytolacca, Mercurius solubilis, Podophyllum.

Tra i “rimedi di fondo”, ovvero i rimedi omeopatici che si possono utilizzare per il trattamento di base (cronico) del paziente, abbiamo in particolare: Calcarea carbonica, Calcarea phosforica e Silicea.

 

Chamomilla – La dentizione causa notevoli disturbi e peggiora nettamente l’umore del lattante e del bambino, già di per se portati all’irritabilità capricciosa e collerica.

Durante l’eruzione dentaria il bambino diventa estremamente irritabile, collerico, di cattivo umore, capriccioso ed insopportabile, soprattutto di notte. Vuole essere assolutamente preso in braccio e cullato, portato a passeggio o in automobile: solo così si calma. In concomitanza può manifestare una reazione febbrile, una rinofaringite o tracheo-bronchite catarrale, una diarrea verdastra. A volte presenta una guancia più rossa e calda dell’altra (sintomo non indispensabile per la prescrizione).

 

Rheum officinale – La dentizione è un periodo difficile, a volte critico, e può scatenare una serie di disturbi mentali e fisici: marcata agitazione ed irrequietezza; frequenti urla, grida; facile irritabilità; reazione febbrile; diarrea acida.

Il bambino grida, urla, o piange, anche quando ha urgenza di defecare, o durante la defecazione. Prima della defecazione ha stimolo urgente con colica. Caratteristico del rimedio è la concomitanza di odore acido emanato dal piccolo paziente ed acidità ed odore acido delle sue secrezioni ed escrezioni (sudore, feci, vomito). Diarrea con feci di odore acido che irritano ed arrossano il sederino. Sudorazione al cuoio capelluto abbondante, profusa e di odore acido (diversi altri Rimedi omeopatici).

 

Kreosotum – Dentizione difficoltosa che causa nel bambino una certa irritabilità. Tosse durante la dentizione (calc. calc-p. Cham. podo. et altri). Diarrea durante la dentizione.

In casi particolari la dentizione può facilitare la comparsa di convulsioni. Poiché ha la tendenza a produrre secrezioni ed escrezioni irritanti ed escorianti, le urine e le feci provocano sulle natiche e nelle regioni perianali e perigenitali forti arrossamenti che talvolta presentano bolle o piccole ulcerazioni sanguinanti.  Urla durante la defecazione. Di notte dorme solo se viene coccolato ed accarezzato (il bambino Chamomilla nella stessa situazione vuole essere passeggiato e cullato).

 

Phytolacca – Dentizione difficoltosa che causa diarrea e più raramente reazione febbrile. Il bambino prova un gran bisogno di mordere tutto quello che può; questo modo di schiacciare le gengive è il suo modo di trovare sollievo e , in mancanza di qualcosa da mordere, si morde le gengive.

 

Borax – Dentizione difficoltosa che disturba il sonno e può causare diarrea. Indipendentemente dalla dentizione, è particolarmente indicato nel mughetto del cavo orale del lattante e nelle gengivostomatiti, con lesioni di tipo aftoso, molto dolorose e che impediscono al lattante di succhiare il seno o il biberon.

 

Mercurius solubilis – Dentizione difficoltosa che può causare diarrea.

E’ un rimedio che ha un quadro sintomatologico omeopatico particolarmente ricco ed una pluralità di possibili indicazioni. A livello del cavo orale e della faringe può essere indicato, se i sintomi corrispondono, in caso di stomatiti, gengivostomatiti e faringo-tonsilliti con placche: – gengive infiammate, gonfie, edematose, con o senza ulcerazioni,

che sanguinano al minimo contatto; – lingua gonfia, patinosa (nei bambini più grandi presenta l’impronta laterale dei denti), vischiosa e ricoperta da una patina biancastra o giallastra; – scialorrea con saliva vischiosa e fetida; salivazione abbondante che cola dalla bocca e che di notte bagna il cuscino; – sete intensa; -faringe e tonsille infiammate e arrossate, con forte dolore ogni volta che deglutisce la saliva; – placche biancastre o pseudomembrane ispessite sulle tonsille e/o sulla faringe; tendenza alla suppurazione delle tonsille; – forte alitosi, alito fetido, nauseabondo; aggravamento notturno dei sintomi.

 

Podophyllum peltatum – Dentizione difficoltosa che causa soprattutto diarrea, e a volte anche tosse. Indipendentemente dalla dentizione, è uno dei rimedi più indicati nella diarrea che può essere semplice, acquosa, non dolorosa; oppure più intensa e con altri sintomi accompagnatori. La diarrea ha, di solito, più di una delle seguenti caratteristiche: diarrea acquosa, giallastra, abbondante, espulsa a spruzzo, estenuante, irritante, particolarmente puzzolente; accompagnata da dolori crampiformi, da emissioni di gas, da tenesmo rettale, dalla sensazione di prolasso anale, o da una vera e propria esternazione della mucosa rettale (prolasso).

Altri sintomi fisici, generali, concomitanti, o caratteristici (servono per avere una conoscenza più ampia del rimedio): – lingua coperta da una patina giallastra, che mantiene l’impronta dei denti; -timpanismo della fossa iliaca destra e sonori borborigmi; – dilatazione dell’ipocondrio destro con dolore riflesso interscapolare o sotto la scapola destra; – dolori dell’ovaia destra che irradiano alla coscia destra, associati a coliche e diarrea; – cefalea preceduta da disturbi visivi, che migliora con la comparsa della diarrea.

Aggravamento: la mattina presto (soprattutto la diarrea); col clima caldo; durante la dentizione.

Miglioramento: stando sdraiati sull’addome; con il massaggio delicato dell’ipocondrio destro.

 

I rimedi omeopatici che abbiamo visto  corrispondere meglio ai  disturbi della dentizione, in realtà hanno un quadro sintomatologico  più o meno ricco ed articolato ed una pluralità di possibili indicazioni cliniche. Per non relegarli al solo uso nei disturbi della dentizione e conoscere meglio le loro potenzialità terapeutiche, dobbiamo ampliare la loro conoscenza per poterli usare in altre situazioni e sindromi cliniche acute (uso nei casi acuti) o nel malato nella sua globalità (uso nei casi cronici, o meglio nel malato).

 

Potenze / dinamizzazioni consigliate – Per le fasi acute sono generalmente indicate le potenze più basse (dalla 7 o 9 CH fino alla 30 CH). Ma per i disturbi, patologie e quadri sintomatologici cronicizzati si tende ad utilizzare potenze più alte quando viene individuato il rimedio giusto, il più adatto al caso, il più simile all’intero quadro sintomatologico – il simillimum. Sarà il medico omeopata a stabilire la potenza e la posologia del rimedio omeopatico più adatto al singolo paziente, per la sua cura globale e personalizzata.

 

ATTENZIONE: le informazioni qui fornite non si sostituiscono al parere di un Medico competente ed esperto in Medicina Omeopatica, non sono e non vogliono essere suggerimenti per una cura “fai da te” ma utili spunti di conoscenza e di riflessione rivolti a chi desideri approfondire l’argomento o avvicinarsi alla Medicina Omeopatica.

 

– Corso Omeopatia Bolzano / 2008  – sintesi lezione del Dott. Sergio Ceravolo –